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Il trasporto stradale ADR a livello europeo rappresenta circa il 4% secondo i dati ottenuti fra il 2019 e il 2020 dalla Road freight transport of dangerous goods e come avevamo già specificato in altri articoli, ADR è un complesso di norme tecniche che servono per regolare il trasporto internazionale di merce pericolose su strada pubblicato il 30 settembre di 1957 a Ginevra in svizzera con il nome “Accord europeen relatif au transport international des merchandises Dangereuses par Route” e che l’Italia aderisce nel 1962 con la Legge 12/08/1962 nr. 1839  quando la Comunità economica europea (CEE) è nata.

Questo accordo viene aggiornato e modificato ogni 2 anni circa e ad oggi è in vigore il nuovo ADR 2021 approvato con DIRETTIVA 2020/1883 UE del 2.10.2020 del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al trasporto interno di merci pericolose recepita con Decreto Ministeriale 13.01.2021 (G.U. N° 34 del 10.02.2021).

ADR come sinonimo di sicurezza nel trasporto stradale

La normativa ADR stabilisce degli obblighi di sicurezza a carico di chi spedisce, di chi trasporta e di chi riceve la merce con lo scopo principale di salvaguardare la sicurezza delle persone e del medio ambiente durante tutte le operazioni di trasporto e logistica di materiale classificato come pericoloso in tutta l’unione europea.

Responsabilità e obblighi degli operatori del trasporto ADR

Tassativamente ogni operatore della filiera che riguarda il trasporto e logistica deve conoscere e applicare la normativa ADR per evitare sanzioni in particolare:

  • Lo speditore di merci ADR deve presentare al trasportatore una spedizione conforme alle disposizioni ADR assicurandosi che le merci e materiale pericoloso sia classificato e autorizzato per il trasporto ADR, fornendo tutte le informazioni e dati tracciabili con tutta la documentazione necessaria (documento di trasporto, approvazioni, certificati secondo il capitolo 5.4 e delle tabelle della parte 3) con l’utilizzo di imballaggi autorizzati e osservando tutte le disposizioni in materia;
  • Il trasportatore ADR deve verificare che tutto il materiale e documentazione siano in regola per caricare il tutto in veicoli specializzati nel trasporto ADR e che questi non siano sovraccarichi;
  • Il caricatore autorizzato secondo il capitolo 1.4.3.1 deve prestare particolare attenzione al controllo delle procedure già fatte sia dallo speditore che dal trasportatore, così come all’integrità degli imballaggi ed etichette. Se così non fosse, sarebbe obbligato a fare una segnalazione e salvaguardare l’integrità di tutti gli operatori.
  • Il destinatario di merce ADR ha l’obbligo di non differire (senza motivo imperativo) all’accettazione del materiale e verificare dopo lo scarico che tutte le prescrizioni della normativa ADR siano state rispettate. Se il destinatario verifica che sia stata fatta una violazione alle disposizioni ADR dovrà per prima rimediare la violazione e poi restituire il container al trasportatore e potrà fare ricorso ai servizi degli altri operatori garantendo il rispetto delle prescrizioni dell’1.4.2.3.1 e del 1.4.2.3.2 dell’ADR.

Evitare sanzioni ADR

Bisogna tenere presente che le sanzioni ADR sono di natura amministrativa (cfr. anche art. 168 – Codice della Strada) e soprattutto non bisogna dimenticare le implicazioni penali che possono esserci nel momento in cui ci siano sinistri, feriti o nel peggior dei casi, dei morti.

Il Decreto Legislativo 286/2005 evidenzia il principio della corresponsabilità tra i vari attori del trasporto.

Autotrasporti Ortelli Srl ha più di 50 anni di esperienza nel trasporto di merce ADR, contattaci direttamente per avere il tuo preventivo gratuito insieme a una consulenza con uno dei nostri specialisti in materia!

 

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